Si sente volare una mosca al labirinto Masone

Ho giocato, come sulla Settimana Enigmistica, al “Trovate l’oggetto nascosto” e ho riconosciuto la mosca nell’angolo in basso a sinistra in questa metterza dal vago sapore leonardesco di Martino Piazza da Lodi. Si possono fare migliaia di mostre simili mettendo in fila le nature morte in cui il pittore ha dato mostra di virtuosismo disegnando anche vari animali, piccoli e grandi che siano.

Campione di virtuosismo è Frans Floris che in questa Susanna piena di riferimenti alla classicità romana infila sulla statua di fiume una mosca a grandezza naturale, molto precisa, con tanto di ombra talmente verosimile che sono tentato di cacciarla con una manata dal quadro.

Jean de la Roque pone l’insetto nel centro gravitazionale del suo dipinto

La dama di Van der Mijn non ha il virtuosismo della modella di Yoko Ono che, incapace di sentire il solletico, lascia vagare la mosca su tutto il suo corpo. Il suo sguardo basso va all’intrusa. Non sappiamo se si appresti a schiacciarla con il suo velo… certamente però la deuteragonista ottiene il suo quarto d’ora di celebrità e noi spettatori non possiamo fare a meno di notarla.

Maurizio Bottoni è un contemporaneo, iperrealista e classico. Presenta una coppia di panini infestati da mosche in un affascinante pendant. Questo capo mozzato ha la forza di tanti Giovanni Battisti iberici. Le mosche proseguono la tradizione dei memento mori controriformati (ma non solo, si trova una interessante pala in stile gotico internazionale con un cadavere in putrefazione). Come nel quadro precedente il vero centro dell’attenzione è l’insetto.

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