Ragazzi irresistibili

Una delle ultime battute della commedia “Gli attori non conoscono la vecchiaia” può benissimo riferirsi a Branciaroli e Orsini che interpretano se stessi, anziani leoni del palcoscenico, impegnati non a rievocare i teatri e le città in cui sono stati osannati dal pubblico ma a ricevere degli applausi reali – neppure registrati, come si usa nello studio televisivo in cui si consuma la parte centrale della commedia.

Brio, leggerezza, capacità di far sorridere di temi – vecchiaia, malattia e morte – niente affatto divertenti, di toccare il problema dei sentimenti di rivalità e amore esistenti tra artisti che traggono il loro successo dal lavoro in comune così che noi spettatori non riusciamo a distinguere i meriti dell’uno e dell’altro.