Martinů -La passione greca – Salisburgo 2023

L’arrivo di un gruppo di profughi in un villaggio greco che sta mettendo in scena la Passione di Cristo crea uno iato tra Parola Evangelica e azione che sfocia nella tragedia. Prevedibile, inevitabile ma non per questo meno dolorosa.

È l’ultimo Martinů. L’opera, di cui esistono due versioni, sarà data postuma. Il maestro che in America scrisse delle mirabili sinfonie qui supera se stesso. Un’orchestrazione iridescente, dei temi molto lirici, una veemente espressività. Non avrei mai immaginato che Martinů sarebbe riuscito a piacermi ancora più di prima. E non mi sembra vero che il pubblico abbia trovato la forza di rompere con gli applausi la magia di questa musica, ammirevolmente servita da Maxime Pascal, dalla filarmonica viennese e da cantanti da Paradiso Terrestre.

La Felsenreitschule è quasi tutta coperta da una superficie azzurra in cui si aprono due porticine e alcune finestre. Pochi – ma giusti ed impressionanti – i contrasti cromatici. Uno spettacolo che smuove le coscienze e che offre una musica indimenticabile. Perché alterare Mozart e gli altri grandi del passato quando negli ultimi cento anni ci sono simili capolavori che meritano di collocarsi nel repertorio, oltre che nei nostri cuori?