Agota Kristof – L’analfabeta

La bambina ungherese che a quattro anni sapeva già leggere, che precocemente raccontava e scriveva storie, che riceveva la lode del maestro per l’essenzialità del suo stile, si scontra – una volta fuggita in occidente – con una lingua straniera. Dovrà reimparare a leggere e scrivere e far proprio questo idioma ostile, il francese, che le fa dimenticare l’ungherese natìo. E’ un libro doloroso e pieno  di rabbia che in una cinquantina di pagine parla dei sogni dell’infanzia, della dittatura e degli scempi culturali che essa provoca, dell’immigrazione, della difficoltà di integrarsi in una società nuova ed estranea, del fatto che anche quando si svolge un’attività per la quale si sente una vocazione innata si deve soffrire e lottare.