Strauss – Salome – Amburgo 2023

Il sito di Arte che ospita questo video mostra impietosamente quali sono i valori che contano oggi quando si parla di opera: grande spazio ai responsabili della parte visiva dello spettacolo e un misero avec a fine pagina per la lista dei volenterosi cantanti che hanno dato vita a una Salome tanto bella musicalmente quanto insignificante in scena.

Stavolta tutti sono presenti a tavola, Jochanaan compreso. Si paga una drammaturga per non capire l’importanza di non far venire subito in scena il protagonista maschile di cui si parla molto, si ascolta la voce, ma la cui presenza fisica giunge solo in un secondo tempo. E poi quando si ha la scena madre tra Salome e il profeta bisogna far uscire tutti dalla stanza del banchetto perchè il dramma di Wilde possa prendersi la rivincita.

Ci può stare Jochanaan che nel finale rimane in scena con la principessa di Giudea, posso anche accettare il Raskolnikov che continua a leggere un libro mentre si cerca di sedurlo, ovviamente Erode e signora non sono mai abbastanza di cattivo gusto, ma la danza dei sette veli che si risolve in una passerella della Grigorian dal volto ricoperto di biacca mi è parso uno dei momenti flop dell’allestimento.

Meno male che posso sempre staccare il video e limitarmi ad ascoltare Nagano e soci intenti a riportare la Salome sul terreno degli elementi che contano davvero.